Il fiorentino Gian Antonio Tartini era ben inserito nel ceto dominante della città. Forse di nobili origini, intorno al 1679 da Venezia venne nella vivace e intraprendente Pirano sicuro di trovarvi un futuro di benessere. La sua nomina a “massaro del sale” contribuì al suo inserimento nella buona società locale. Pirano sul piano culturale cercava di reggere la concorrenza con le altre città vicine. Già nel XVI secolo c’erano dei circoli di cultura che si chiamavano Accademie. Vi si riunivano i nobili colti ed istruiti per discutere, per scambiarsi le novità. Uno di questi, Giovan Battista Goineo, che aveva studiato a Bologna e a Padova, scrisse un’importante opera sull’Istria intitolata De situ Histriae.